LA SINDROME DI ANTONIO
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Sinossi
Un film sul viaggio, sull’amore, sulla ricerca di sé.
Gino (Remo Girone) ricorda il passato e il viaggio che il suo amico Antonio (Biagio Iacovelli) fece tanti anni prima.
Nel settembre del 1970, Antonio Soris, vent’anni e sessantottino convinto, parte da Roma con la cinquecento della madre alla volta di Atene. Pochi soldi in tasca e tanta voglia di conoscere il mondo. La meta non è stata scelta a caso, Antonio ha il mito di Platone ed è convinto, o almeno spera, che in Grecia troverà la caverna delle ombre di Platone, il luogo della conoscenza.
Un viaggio di ricerca dunque che non lo porterà alla famosa caverna ma che gli darà la possibilità di conoscere e di vivere un grande amore per una ragazza greca di nome Maria (Queralt Badalamenti)
Maria è bella, solare, divertente e molto intelligente. Il suo fascino sta proprio lì e nelle maglie della sua sensualità intelligente Antonio si lascerà cullare e passerà con lei dei giorni indimenticabili.
In giro tra templi, mare meraviglioso e coste mozzafiato, i due ragazzi vivranno un reciproco corteggiamento continuo, fatto di allegria e malcelata passione, di scambio sulla vita, sull’amore e sulla politica.
Ma il viaggio di Antonio è anche un viaggio di incontri: quello con Efisio (Moni Ovadia) col quale ragiona sotto il monte Olimpo di mitologia e senso della vita; quello con Vassilis (Antonio Catania) il proprietario della locanda in cui alloggia Antonio; quello con Lissa (Chiara Gensini), una donna folle che pone indovinelli come faceva la Sfinge; quello con Klingsor (Giorgio Albertazzi) il pittore silente che dipinge quadri tutti uguali, guarda il mare e spera che un giorno ritorni la sua compagna scomparsa da anni.
Eppure non tutto è come sembra. Maria non è solo una brava studentessa; Vassilis, l’albergatore, ha una storia molto particolare e ad Antonio si apre un mondo nuovo davanti agli occhi.
Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli.
Un film generazionale ma non solo. La generazione è solo un punto di partenza o forse un pretesto per l’autore, che affonda la mano nei malesseri esistenziali dell’animo umano, quelli che non hanno epoca, immutabili nelle varie generazioni e che scaturiscono solo dai disagi interiori di ogni uomo che decida di misurarsi col mondo. I dubbi sull’uomo e sulla vita sono i veri protagonisti, raccontati con toni lievi, solari e spesso ironici. E poi l’amore, il sottofondo romantico, tenero ed intenso che accompagna tutto il film.
Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma 2016.
Finalista all’OIFF CineFest 2017.
E’ stato tra i sei film italiani scelti e proiettati al N.I.C.E New Italian Cinema Events di Russia 2017.
Ha partecipato al Video Festival di Imperia 2017 vincendo per quest’ultimo la categoria Miglior Film Professionista.
Finalista all’Ariano international Film Festival 2017, per cui riceve una menzione speciale per i dialoghi e la scrittura
Il film è stato selezionato nella sezione “FUORI CONCORSO” come unico lungometraggio per la Rassegna del documentario e della comunicazione archeologica che si terrà a Licodia Eubea (CT) dal 19 al 22 Ottobre.
In occasione della settimana della lingua italiana degli istituti italiani nel mondo, “La sindrome di Antonio” è stato selezionato come lungometraggio d’apertura che rappresenti la cinematografia italiana presso l’Istituto di Cultura Italiana ad Atene il 16 ottobre e di chiusura a Cipro il 20 ottobre.
Finalista nella sezione lungometraggi per il FOGGIA FILM FESTIVAL che si svolgerà dal 19 al 25 novembre.